Difficoltà relazionionali
Si promuove nella Persona la capacità di creare relazioni significative senza il timore del giudizio altrui e senza porsi in condizioni di subalternità o dipendenza. Una vera e propria riscoperta di Sé e delle proprie possibilità, buona ad ogni età.
A volte sembra difficile avere a che fare con gli altri, e si ha imbarazzo nel partecipare anche a attività poco impegnative, non competitive o addirittura semplicemente di svago. Spesso c’è il timore di essere giudicati male, o di non riuscire a manifestare i propri pensieri ed opinioni in maniera efficace o senza essere criticati. In questi casi si finisce con rinunciare a “dire la propria”, oppure si evita di costruire rapporti interpersonali oltre quelli strettamente necessari. Si può giungere a sottrarsi alle occasioni di incontro con gli altri, producendo un evidente isolamento sociale o addirittura affettivo.
Altre volte ci si rifugia dentro rapporti che sono considerati rassicuranti e per questo diventa necessario conservarli a ogni costo, anche quando sono occasione di scontento o si sviluppano in un modo squilibrato sul piano della parità tra le persone.
Indipendentemente dall’età della persona, si tratta di casi nei quali emergono difficoltà relazionali e dipendenze affettive molto dolorose. Le cause sono molte e non sempre di facile individuazione; per questo, le spiegazioni che se ne danno sono spesso assai generiche (timidezza, introversione, scarsa autostima, eccetera) e non sono certo risolutive.
Peraltro –anche da parte di familiari o amici che vogliono dimostrarsi solidali- non si può andare oltre qualche incoraggiamento generico, o a qualche esortazione a uscire da una condizione insoddisfacente e a cessare di assumere atteggiamenti che appaiono rinunciatari. Anche queste esortazioni vengono vissute come una critica e finiscono con “fare peggio” perché la persona in difficoltà si sente non capita né accettata in un comportamento che ella assume difensivamente.   
Si tratta di situazioni effettivamente difficili da gestire, sia a parte della persona in difficoltà, sia da parte di chi vorrebbe aiutarla a uscire da quella condizione.
 
Tuttavia, ci sono molte cose che possono essere fatte.
La più efficace è quella di fornire alla persona la capacità di utilizzare ella stessa tecniche appropriate per scoprire quali sono le proprie caratteristiche positive e per eludere l’ansia del pensare di essere sempre “sotto esame”.
In un ambiente rassicurante –dove non si è mai “sotto esame”- la persona acquista la competenza per gestire tecniche di ato-osservazione e di rilassamento psicofisico.
Vengono promosse la comunicazione inter-personale e la “narrazione di Sé”, entrambe gestite dalla persona con le modalità a lei adatte.
Si favorisce la costruzione di un’immagine di Sé rassicurante e che non sia esposta all’esigenza di sviluppare rapporti di dipendenza.

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