
Paura di perdere il controllo?
Come intervenire per correggere.
“Non ho superato la prova, cosa penseranno di me? Non riesco a esercitarmi, mi sento contemporaneamente agitato e bloccato, che mi sta succedendo?”
Non capire e sentirsi colti di sorpresa dall’incontrollabile è uno degli stati più caratteristici dell’ansia. Infatti la paura di perdere il controllo e i tentativi di non soccombere a qualcosa che -tra l’altro è dentro di noi-sono componenti dolorose e angosciose dell'ansia.
Componenti dell’ansia perché -in generale- la sindrome ansiosa è descritta come una spirale che si stringe su se stessa e la paura di perdere il controllo è un'emozione che spinge all’evitamento della situazione scatenante e che ripropone i sintomi rinforzando il meccanismo che continua nella sua circolarità.
Perciò parlarne subito è tra i primi passi del trattamento dell’ansia. Possiamo accorgerci della coerenza interna della interpretazione che la nostra mente opera circa i dati di allerta ricevuti, ma è una lettura disfunzionale, basata su vissuti esperienziali dettati dalla paura. E' una lettura non valida e va corretta.
Occorre tempestivamente interrompere il circolo vizioso iniziando con l'osservare la dinamica. Può essere utile conoscere i correlati fisiologici che innescano le pressioni comportamentali. Solo successivamente si può proseguire verso una graduale desensibilizzazione della situazione scatenante.
E' possibile raggiungere l'obiettivo di ritrovare la fiducia nella capacità di gestire le proprie reazioni con efficacia e funzionalità affrontando la situazione invece di evitarla, pur nel rispetto delle caratteristiche soggettive di reattività.
E’ necessario un trattamento professionale che dia indicazioni sulle cause e sui possibili contenimenti, che sia luogo di alleanza terapeutica e di sostegno.